lunedì 3 novembre 2014

Antico Grottino (Fraschetta) da Fabiola

Quando si parla di mangiare ad Ariccia, la prima cosa che viene in mente è la fraschetta, luogo di ristoro storico (le prime fraschette sembra risalgano all'antica Roma) caratterizzato sulla disponibilità di pochi piatti, genuini, possibilmente locali, di buona qualità, anche se purtroppo è sempre piu difficile riuscire a trovare una fraschetta degna di questo nome.
Negli ultimi anni c'è stata una forte tendenza delle varie fraschette (o presunte tali) ad accaparrarsi quanti piu clienti possibili non puntando sulla qualità del cibo servito, ma sui prezzi praticati.
Difatti spuntano come funghi i locali che offrono menu a prezzi fissi (15, 20, 25 €) proponendo prodotti al limite della decenza (sia ben chiaro che alcune fraschette che praticano questo tipo di menù offrono comunque prodotti di ottima qualità), per questi motivi sento sempre piu spesso la frase "beh tanto ad Ariccia una fraschetta vale l'altra". Nulla di piu errato.
Procediamo con ordine.

La fraschetta "Antico Grottino da Fabiola" è stata la fraschetta dove ho mangiato la primissima volta che sono venuto ad Ariccia (circa 4-5 anni fa), e da allora poco è cambiato (per fortuna).
Il locale è uno dei primi che si incontrano subito dopo il ponte di Ariccia, molto piccolo (ma con tavoli anche all'esterno), che è per l'appunto situata dentro una sorta di grotta.
All'ingresso troneggia un bel bancone che mostra alcuni dei prodotti disponibili, con la possibilita di farsi fare panini espressi, e acquistare prodotti da asporto.
Il locale si presenta non troppo luminoso e abbastanza stretto (questa grotta è una specie di lungo corridoio), difatti vi troverete a stretto contatto con i tavoli vicini, non perchè i proprietari vogliono farci entrare piu clienti possibili, ma proprio perchè lo spazio nella grotta è molto limitato!
Per quanto riguarda il mangiare, anche qui si praticano dei menù a costo fisso, ma la qualità del mangiare è la stessa di chi mangia a la carte.

La fraschetta mette a disposizione i "soliti" antipasti, ovvero porchetta (rigorosamente IGP di Ariccia, con la crosta croccante, e non gommosa), salsiccie secche, coppiette di maiale, ovoline, olive, formaggi, affettati vari, verdure sott'aceto e grigliate.
Come primi piatti, alcuni classici della cucina romana (cacio e pepe, carbonara, matriciana eccetera), mentre come secondi c'erano gli straccetti, bistecca, braciola di maiale, spuntature al sugo (piatti che cambiano a seconda delle disponibilità).
La varietà dei piatti ovviamente non è molta, ma preferisco pochi piatti ben fatti piuttosto che una vasta scelta ma di bassa qualità.
Noi eravamo in tre, mangiando rigorosamente a la carte, ed oltre gli antipasti abbiamo preso due primi, due secondi, una bottiglia di romanella (che a me non fa impazzire) acqua, caffe e dolcetti (le magnifiche ciambellette al vino e altri tipi di biscotti), spendendo in tutto 70 €, cifra onesta per quanto mangiato.

Tutto buonissimo, peccato per la bistecca cotta un pò troppo, che risultava molto stoppacciosa, e per il caffe servito in bicchieri di plastica (però è pur sempre una fraschetta, quindi non mi lamento).
È uno dei pochi locali ad Ariccia dove ho mangiato veramente bene e dove torno volentieri quando voglio andare sul sicuro e mangiare bene (e stavolta c'era anche la cameriera che era molto carina :) ).

Promosso a pieni voti e consigliatissimo.

Il locale è climatizzato, dispone di televisore con Mediaset premium (anche se il televisore è alquanto piccolo, e data la conformazione del locale, se volete vedere la partita dovete stare vicinissimi alla tv), ed inoltre si confezionano i prodotti sottovuoto.

Nota positiva (che ho letto sul bigliettino da visita del locale), è che con la prenotazione il parcheggio è gratis, cosa non da poco. Noi non abbiamo prenotato, quindi non vi saprei dire quale parcheggio intendono. Chiudo con i contatti

Piazza di Corte 15 Ariccia (RM)
0689363364
3484703483

E vi consiglio caldamente di provare il locale!

mercoledì 27 agosto 2014

Mangiare di notte: Ali Babà kebab

Spesso capita che, dopo un'uscita notturna passata a bere birra e cocktails vari (e per qualcuno a fumare), la fame post-alcol e/o chimica si faccia sentire e c'è bisogno di qualcosa da mettere sotto i denti. Se vi viene voglia di kebab, ottimo rimedio contro la fame notturna, non posso che consigliarvi Ali Babà.
Si trova in

Via Carroceto 96 (zona Arco di Travertino)

non proprio al centro ma raggiungibile in pochi minuti. A quanto vedo esistono anche altre sedi che magari vi possono rimanere piu comode:

Via dell'Arco di Travertino 27 (praticamente dietro a quello di Via Carroceto)

Via dei Castani (zona Centocelle)

Io sono stato a Via Carroceto, e vi racconterò di quello.

Per quanto riguarda il kebab, questo viene servito avvolto piadine fatte a mano, ed è disponibile in versione piccola, media e grande. La versione che loro definiscono piccola (costo 4€) è praticamente grande quanto il kebab normale che trovate in tutti i kebabbari. È disponibile un'ampia scelta di condimenti (friggitelli, patate lesse condite, patatine fritte, peperoncini, cipolle, verza etc, oltre al classico pomodoro e insalata) ed è possibile scegliere la carne con cui farcire il kebab: pollo o manzo.
Dopo avermi farcito ed arrotolato il kebab, questo mi è stato passato sopra il rotolo di carne per farlo ungere un pò, e poi è stato messo per alcuni minuti su una piastra, formando una buonissima crosta sulla piadina.
Il locale offre inoltre anche invitanti spiedini di di carne di dimensioni interessanti, hamburger ed altre tipologie di carne, che vengono cotti alla brace proprio accanto ai kebab, ed a vista del cliente.
Sono disponibili inoltre falafel e dolci arabi.
È inoltre possibile cenare nel locale gustando anche piatti arabi in genere, e fumare la shisha (narghilè) all'esterno (non so se all'interno sia possibile, ma fuori comunque è coperto).

Consiglio spassionato, non esagerate con i peperoncini, che per quanto possano essere buonissimi, il giorno dopo si fanno sentire eccome :)

domenica 24 marzo 2013

Recensione: Sir Daniel pub

Il nome mi ha da subito colpito in quanto ispirava atmosfere medievali (che accostate alla birra a me fanno impazzire). Infatti per chi non lo sapesse sir Daniel Fortesque è il protagonista del videogioco medievil. Purtroppo le mie aspettative sono state deluse alquanto.
È stata la mia prima volta da loro e stando al loro sito, il locale ha subito da poco un restyling, a mio avviso per nulla azzeccato. 
Il locale si presenta non troppo luminoso (almeno questo era azzeccato con lo spirito medioevale) con vari oggetti "vintage" e pseudoantichi appesi alle pareti (di cui pochi hanno effettivamente a che fare col medioevo).
La cosa che piu mi ha colpito è stata la parete dove avevamo il tavolo dove erano appesi due violini, di cui uno molto vecchio e l'altro nuovissimo e splendente. Un pugno in un occhio. 
Inoltre sulle pareti sono appese delle plastiche che riportano dei passi di alcuni libri che anche loro poco c'entrano con tutto il resto. Gli aforismi di osho anche se belli, stonano con il medioevo (e non c'entrano nulla).
Ora che il locale voleva avere un'impronta medioevale non credo di essermelo inventato, in quanto ci sono alcuni elementi del locale che giocano a mio favore:
-una cancello con QUESTO stile che spunta dal soffitto
-l'armatura di un cavaliere che purtroppo è stata nascosta in un angolo nei pressi del bagno, che stando a quanto letto dalle altre recensioni, prima si trovava all'ingresso del locale.

Per quanto riguarda le birre, hanno una buona scelta ed un un buon ricambio settimanale/stagionale, ed i prezzi non sono esagerati ma allineati con le altre birrerie. Noi abbiamo preso 6 birre, una coca cola e due taglieri di salumi e formaggi, ed abbiamo speso 50€ (con 2 euro di sconto).

Veniamo però ora alle critiche, perchè si, siamo stati trattati bene, e l'assortimento di birre è buono, ma un locale non è solo questo.
La prima cosa che non mi è andata giù è stata la poca conoscenza delle birre disponibili da parte della cameriera, che non sapeva dirmi le caratteristiche di alcune birre che avevano ma non erano presenti nel menù. Quando vado in birrerie che vantano un certo tipo di varietà, "pretendo" che il personale sia non dico esperto birraio, ma per lo meno si informi su quello che sta servendo. Purtroppo questo è un malcostume che si sta diffondendo sempre piu in questi locali, tant'è che ultimamente mi è capitata una cosa simile anche all'open baladin (non una birreria qualsiasi).
Oltre a questo, la parte gastronomica, a livello di servizio lascia un pò a desiderare. Avendo preso un tagliere di salumi e formaggi mi aspettavo un bel tagliere di legno, avrei tollerato anche un piatto di coccio, un vassioio, quello che vi pare. Beh si sono presentati con dei piatti di plastica e le posate di plastica incartate (tipo quelle che distribuiscono negli ospedali e nelle mense) e del pane in cassetta riscaldato. Ho notato che anche i panini ed altre pietanze venivano serviti nello stesso modo.
Ultimo appunto, la coca cola che è stata presa da una mia amica era sgasata in una maniera clamorosa, ed il limone che c'era dentro si vedeva lontano un chilometro che era vecchio.

In conclusione un locale che vorrebbe essere in un modo  ma non lo è assolutamente, praticamente senza un'identità ben precisa.
Se però l'ambiente non vi interessa e volete bere della buona birra, beh ve lo consiglio vivamente. Da quel punto di vista niente da dire.
Se dovessi tornarci lo faccio esclusivamente per la birra, tutto il resto è bocciato.

CONTATTI:

sabato 3 novembre 2012

Recensione: Lo Spuntino, Fregene (Rm)

Situato a Fregene (una mezz'ora di macchina da Roma) in

Viale Nettuno 184

Si trova in una zona molto frequentata di Fregene. Conseguenza diretta è la difficoltà nei giorni di maggior afflusso nel trovare parcheggio, ma con un pò di buona volontà ci si puo districare tra le varie viuzze intorno alla zona e trovare un posto decente.
Premetto che ci sono andato piu di una volta e posso esprimere un parere abbastanza oggettivo.
Il locale è quasi sempre pieno e molto frequentato, tant'è che molti lo etichettano come uno tra i migliori della zona, ma per me non è stato così.
Ovviamente bisogna vedere se chi sostiene ciò ha mangiato il pesce (ed ha gusti difficili come i miei) o solo la pizza (che li non ho mai provato e su cui quindi non posso esprimere un giudizio).
Il locale si presenta bene, pulito, luminoso, ampio ed ovviamente nel week end molto chiassoso. C'è anche la possibilità di cenare fuori nei periodi estivi, e c'è un bancone/bar che da sia sullìinterno che sull'esterno dove è possibile bere birre, cocktail eccetera.

L'ultima volta che sono stato li, eravamo in 4 ed era sabato, locale pienissimo, e fortunatamente riusciamo a trovare un tavolo libero ma un pò "arrabbattato". Infatti si trovava metà dentro e metà fuori, ma in finale meglio di niente, così non mi sarei dovuto alzare per fumare.
Abbiamo preso:
-2 cartocci di pasta, che sono degli spaghetti alla chitarra (se non ricordo male) avvolti in un cartoccio
    di carta stagnola con il pesce. In finale sono specie di spaghetti allo scoglio, solo che essendo avvolti        
    nella stagnola, il tutto risulta molto piu cremoso e saporito. Non mi esprimo su questa portata perchè
    io non mangio pasta al ristorante a meno che non sia qualcosa di veramente particolare.
    Le porzioni sono abbondanti

-2 fritti di calamari e gamberi e 3 grigliate miste. Questa è la nota dolente, molto dolente. La grigliata,
    seppia a parte, è abbastanza buona (si compone di scampi, gamberoni, mazzancolle pesce spada e  
    seppia).
    Purtroppo la seppia, che a me piace particolarmente, era di una gommosità estrema. Purtroppo ho  
    notato che in pochi che la propongono nella grigliata, la sanno cucinare. Fin'ora solo in un ristorante
    ne ho mangiata una cotta come si deve. Alcuni gamberi avevano la testa vuota..
    Altra nota MOLTO dolente è stata la frittura. Gli anelli di calamari erano gommosi in una maniera  
    inaudita e quindi non proprio mangiabilissimi
- una panna cotta e un piatto grande di zoccolette (per chi non lo sapesse, le zoccolette sono un dolce
    fatto da palline di pasta di pizza, fritte e ricoperte di nutella, un must del litorale romano)
-2 acque, una lattina di pepsi, un amaro ed una birra

TOTALE 115€

Ora il prezzo sarebbe piu che giustificato se i piatti principali fossero fatti a dovere, ma così non è stato. Non posso accettare un locale che, a meno di un chilometro dal mare, proponga fritture gommose e tutto il resto. Senza contare che il sono già due volte che il ristorante finisce alcune pietanze, o che ha un servizio di una lentezza inaudita. Difatti una volta passò mezz'ora da quando hanno portato via i piatti di pasta dei miei amici, a quando ci portarono il secondo, e nemmeno tutto, visto che si erano scordati una pietanza. Quando glielo feci notare, il cameriere si ripresentò dopo un altro quarto d'ora dicendomi che avevano finito quella pietanza.
Un'altra volta invece, alle 21:15 (non un orario proprio tardo) avevano finito gli antipasti...
Ora io non sono un ristoratore ma si presuppone che un ristorante abbia cibo a sufficienza e non quantità contate.
Senza contare che sul conto hanno messo 6 euro di servizio (scalati di 3 euro che ci hanno levato dallo scontrino).

In definitiva si trovano ristoranti migliori in cui si spende la stessa cifra o poco più, e si mangia decisamente meglio. Tutto sommato io ci farò un altro salto più in là per vedere se nel frattempo qualcosa è cambiato o no (bisogna sempre dare un'altra chance a tutti).
Per la qualità della pizza e degli altri piatti, mi rimetto ai vostri commenti.

domenica 21 ottobre 2012

Recensione: Old Wild West Roma

Ho approfittato del fatto che ne ha aperto uno vicino casa mia per andarci, anche se non ero molto convinto.
Questo "ristorante" rientra in una grande catena di suoi simili, sparsi un pò per tutta italia, che millanta di essere una steak house ma che a mio avviso rientra nella categoria fast food troppo costoso e sopravvalutato.
La sua sopravvalutazione deriva probabilmente in larga parte dallo standard della clientela di questi posti, che da quello che ho potuto constatare, non ha orizzonti culinari ampi.

Appena arrivati un cartello intimava di attendere li sulla soglia l'arrivo di un cameriere, attesa che si è protratta a mio avviso troppo, nonostante le ragazze al bancone ci avessero visto e non hanno avvertito nessuno.
Di solito chi lavora in un ristorante e vede clienti sulla porta chiama i camerieri, e non attende di certo che questi si accorgano dei clienti.
Comunque volendo, nell'attesa, si possono mangiare gratuitamente chili e chili di arachidi, poste appena all'ingresso in due grandi contenitori presi regolarmente d'assalto (ho visto persone mangiarne svariate quantità esagerando come al solito...).
Il menù è molto vario ed invitante (visibile anche sul sito web del "ristorante"). Eravamo in 4 e scegliamo:
Un appetizers mix
un galletto
due bbq ribs
un cheyenne chicken

L'appetizers mix è un misto di antipasti composto da (come recita il sito) "4 onion rings, 2 mezzi flautas el paso, 2 chicken nuggets, 2 chicken wings, 2 crocchette kociss, serviti con salsa old wild west"
Il piatto si presentava almeno sulla carta, ma: gli anelli di cipolla NON sapevano di cipolla, il resto delle pietanze era nella norma, e la "salsa old wild west" era una semplice salsa rosa.
Veniamo alle portate principali. Il galletto e il cheyenne chicken non li ho assaggiati, ma ho notato che:
il galletto sguazzava nell'olio, e la pancetta arrosto millantata sul cheyenne chicken non era poi così arrosto.
Il bbq ribs è sulla carta, la pietanza per me piu attraente in un posto del genere, ovvero costine di maiale cotte al forno con salsa barbecue.
Datosi che preferisco mettere io le salse sulle mie pietanze, ho chiesto al cameriere se era possibile non far mettere la salsa sulla carne, e per tutta risposta mi è stato detto che la carne viene cotta proprio con la salsa sopra, e che quindi non era possibile.
Detto ciò mi arriva il piatto e la delusione è grande.
La salsa sopra la carne è fredda, indice che è stata aggiunta sopra fine cottura, e la carne è secca e stopposa. Morale della favola, non sanno cucinare le costine.
Tutti i piatti inoltre sono accompagnati (oltre che da salse specifiche) da una massiccia dose di patatine.
Il tutto è accompagnato da una caraffa di birra, una bottiglietta da mezzo litro di acqua, due dolci ed un amaro.
Amaro come il conto che ci hanno presentato: 93 € e spicci, decisamente troppi per la qualità del cibo proposto.
È un fast-food con prezzi da ristorante e qualità da fast food. Se lo volete provare fate pure, ma in giro c'è sicuramente di meglio.

sabato 8 settembre 2012

Recensione: Panza mia fatte capanna, Ariccia (Rm)

Siamo capitati in questa "fraschetta" (si, le virgoletto sono volute) quasi per caso. Infatti mentre giravamo le viette di Ariccia alla ricerca di un parcheggio, ci ferma uno dei tanti ragazzi assoldati da questi ristoranti, proponendoci questo ristorante e garantendoci il parcheggio proprio di fronte. Visto che giravamo senza sosta da diverso tempo abbiamo accettato la proposta.
Purtroppo per me e per la mia combriccola, il ristorante non si è rivelato all'altezza delle aspettative. Infatti quando vado ad Ariccia, mi aspetto di mangiare il famoso antipasto bello abbondante, che riempie come non mai, ed alzarmi soddisfatto. Qui non è stato così.
Infatti l'antipasto comprendeva porchetta, un pò di salumi, mozzarella, formaggio, salsiccette, pomodori secchi ed olive. Ancora affamati, i miei amici prendono il primo, ed io opto per l'abbacchio alla scottadito. La pasta a sentire i pareri dei miei amici, era buona (prendete questa cosa col beneficio del dubbio), ed il mio abbacchio altretttanto, anche se per i miei gusti aveva troppo grasso. Vino della casa pessimo, e romanella hanno accompagnato il nostro pasto.
Totale per 3 antipasti, un secondo, due primi, 3 dolci, 3 caffè e bevande 70€ (da dividere in tre persone). Cucina buona, servizio rapido, personale disponibile e simpatico.

Ora, se cercate una fraschetta di Ariccia classica, beh allora vi sconsiglio questo posto, anche perchè se volevo mangiare la pasta o l'abbacchio, andavo vicino casa e non di certo fino ad ariccia.
Questo ristorante rientra in una nuova "categoria" che si sta sviluppando da qualche anno a questa parte, di pseudofraschette che propongono menu a prezzo fisso e stonano col concetto classico di fraschetta.
Ovviamente se non avete stomaci in grado di accogliere quantità enormi di cibo, questa tipologia di menu (e di ristoranti) vanno piu che bene ed i prezzi ed i piatti offerti, sono piu o meno gli stessi in ognuno di questi ristoranti (dai 15 ai 25 €).
In buona sostanza, eviterò come la peste chi ad ariccia propone menù a prezzo fisso.

CONTATTI:
sito web, dove troverete tutte le informazioni: http://www.panzamiafattecapanna.it/

venerdì 3 agosto 2012

Recensione: ristorante messicano "El Pueblo"

Rieccomi qui dopo un lungo periodo di inattività.
Qualche sera fa decidiamo di andare a mangiare messicano con un paio di amici, ed abbiamo scelto questo ristorante. Si trova in Via Giacinto de Vecchi Pieralice 34, zona valle aurelia. Problemi di parcheggio non ce ne sono stati, visto lo stradone immenso dove si trova il ristorante, e volendo potete anche parcheggiare in doppia fila davanti al ristorante.
Il locale è composto da un piano "superiore" arredato, a mio avviso, in maniera stereotipata e pacchiana. Infatti penzolano dal soffitto alcuni sombreri accompagnati dai tubi di luce bianchi, quelli che si utilizzano di solito a natale per abbellire i balconi. Inoltre una coloratissima coperta nasconde il retro del motore del condizionatore ed una vetrinetta che espone alcuni oggetti (in vendita) che richiamano la cultura messicana. Un vero pugno allo stomaco. Di tutto ciò mi sono piaciute le pareti dipinte con soggetti che richiamano la cultura messicana "antica", e quindi le varie civiltà precolombiane.
C'è anche una sala interrata, che non ho avuto modo di osservare bene in quanto ci sono passato solo per andare in bagno.

Essendo il mio primo ristorante messicano non posso fare paragoni troppo azzardati, ma posso dare un'idea di massima.
Il menù offre un buon assortimento di piatti ed anche di menù a prezzo fisso. Inoltre accanto ad ogni piatto, ci sono disegnati uno, due, o tre peperoncini che indicano il grado di piccantezza del piatto.  I piatti inoltre sono suddivisi tra messicani e precolimbiani. L'unica differenza che ho potuto notare tra le due categorie, è che quella messicana comprende quasi tutte tortillas, mentre quelli precolombiani sono piatti completi (carne, riso, salsa di fagioli messicani) con le tortillas da riempire autonomamente. Se non vado errato anche alcuni piatti messicani vengono serviti con riso e fagioli.
Abbiamo cominciato prendendo come antipasto nachos con salsa guacamole e chimichanga (che vantava ben tre peperoncini sul menù, e non ha tradito le aspettative). La critica che mi permetto di fare a questi antipasti riguarda la salsa, che era veramente poca e per i miei gusti era troppo, troppo densa.
Come secondo abbiamo preso due piatti precolombiani di carne ed una tortillas vegetale. I due piatti erano carne di manzo tritata di cui uno fatto marinare nella birra ed un'altro no. Devo dire che era tutto veramente buono.
Nota dolente: quando portano le tortillas da riempire, le inseriscono in un contenitore di coccio che si trova su ogni tavolo per mantenerle calde. Quello sul nostro tavolo purtroppo conteneva una tortillas dei clienti precedenti con tanto di moscerino sopra, segno evidente di una dimenticanza del cameriere. A me personalmente la cosa schifo non mi ha fatto (visto che comunque ho tenuto le tortillas sul tavolo), però non è stato un bel vedere.

In tre, prendendo tre antipasti, tre piatti "principale", tre dolci (delle tortillas con la nutella), due acque e due birre, abbiamo speso 77 euro. I prezzi dei piatti sono uniformi, nel senso che le portate costano o 7 o 8 euro, così volendo uno si puo fare due rapidi conti :D
Come già detto non posso esprimermi sul rapporto qualità/prezzo e porzioni in quanto è il primo (di una lunga serie) ristorante messicano in cui vado.

Il personale è stato cortese e disponibile (anche se quella sera il personale era composto da un cameriere, un signore che sembrava essere il proprietario, ed ovviamente un cuoco!), anche se non c'era traccia di un messicano nemmeno a pagarlo (a quanto pare chi cucinava era messicano, ma non ci metto la mano sul fuoco, datosi che non ho avuto modo di vedere)!
Questo per me è un fattore molto penalizzante, in quanto mi aspetto che in un ristorante tipico, una buona parte del personale sia della stessa etnia del locale (un pò come se in un ristorante tipico sardo, tutti i lavoratori, proprietario compreso, sono di milano!).
Per il resto non mi sono trovato male, anzi, molto probabilmente ci ritornerò, e consiglio anche a voi di andarci, e darmi le vostre opinioni.

sito web del ristorante: http://www.elpueblo.it/