giovedì 13 ottobre 2011

Recensione: Ristorante Greco Ippokrates, Roma

Il ristorante si trova in
Via Piave 30
zona facilmente raggiungibile e abbastanza centrale, ed ha un parcheggio convenzionato a poca distanza, in
Via Sicilia 174
(ricordate di farvi timbrare la ricevuta del parcheggio quando uscite dal ristorante), comodo in quanto spesso e volentieri in queste zone si fatica a trovare parcheggio.
L'ingresso non è molto grande, ma lo noterete subito per le bandierine greche ai suoi lati, e per il colore azzurro delle luci che spicca alquanto.
La conduzione ed i lavoratori sono greci (anche se c'era un cameriere non propriamente greco!) e l'ambiente è una via di mezzo, non troppo grande, non troppo piccolo (anche se consiglio vivamente la prenotazione). Nei giorni di affollamento puo capitare di sentirsi un pò "costretti", vista la vicinanza tra tavoli, ma non è un elemento di particolare disturbo. Le mura sono tappezzate di foto, oggetti e quant'altro che richiamano ovviamente la grecia, e si è accompagnati da un sottofondo musicale, ovviamente greco anch'esso.
Ci siamo andati in quattro persone, ed anche se era sabato, il servizio è stato impeccabile e nelle tempistiche giuste. Unica cosa che ho notato, la presenza di cipolla, quasi in ogni piatto, o a pezzetti, o a fette, o frullata insieme alla salsa allo yogurt (buona, molto), lo TZATZIKI.
Abbiamo aperto le danze con il SAGANAKI, ovvero una fetta di formaggio fritta, da mangiarsi ovviamente calda, altrimenti diventa plastica, delle polpettine di carne e delle crocchette di melanzane. Il tutto accompagnato da un piatto di PITA, che è un pane azzimo, ma devo dire molto molto buono.
I primi non esistono, quindi siamo passati direttamente ai secondi.
Abbiamo preso un GYROS (che è della carne di maiale tagliata tipo kebab), un SOUVLAKI (spiedini di maiale), entrambe accompagnati con TZATZIKI, patate fritte e pita.
Con un mio amco invece abbiamo preso un mix grill, che è un piatto per due persone dove ci sono:
BIFTEKI una specie di polpette schiacciate, SOUVALAKI, GYROS, anche questo piatto accompagnato da pita, insalata e patate. Unica pecca di questo piatto è il troppo olio e  succhi delle varie carni che si accumula sul fondo del piatto, e che inzuppa le pite se non le togliete subito.
Infine abbiamo preso dei dolci e ci è stata offerta una mela tagliata a fette con cannella e zucchero a velo. Amaro, caffe, acqua varia e 3 birre greche.
prezzo totale 113.50 €, che per quanto abbiamo mangiato è stato piu che onesto. Se devo fare una critica, la faccio sul saganaki, infatti a mio avviso il prezzo (6.50 per ognuno) è troppo elevato per una semplice fetta di formaggio (neanche troppo grande) fritta. E poi il prezzo del caffè, 1.50€ a tazzina (ma questa non è una critica a questo ristorante, ma ai ristoranti in generale, dove il caffè costa una fortuna)
Per il resto il trattamento è stato ottimo, cortese, simpatico. Se volete spulciare il menù prima di andarci, sul sito del ristorante a questa pagina
http://www.ippokrates.it/specialita.php
in basso, c'è il menu con tanto di prezzi, cosa che ho apprezzato moltissimo, visto che è una cosa che non fa quasi nessuno. Alcuni prezzi sono stati lievemente ritoccati di 50 cent (ovviamente verso l'alto).
Un posto dove tornare sicuramente.

domenica 18 settembre 2011

Recensione: La Pancia Felice, Roma

il locale si trova in
Via di Porta Castello 11
poco distante da San Pietro. Ci sono andato per una cena con una decina di amici, posto scelto poichè si trovava abbastanza equidistante da tutti ed aveva posti fuori. Non ho avuto il modo di entrare dentro per verificare quanto sia grande, ma visto da fuori non mi è sembrato molto capiente, ed i tavoli fuori (oltre la nostra tavolata) erano tre quattro. A dirla tutta è il primo locale che recensisco negativamente, e vi spiego i motivi.
Ci siamo messi seduti alle 21.10 circa e dopo qualche minuto abbiamo ordinato delle bruschette al pomodori per tutti. Diciamo che non erano ne abbondanti, ne avremo mangiate si e no una a testa (qualcuno affamato anche di piu), ne grandi come grandezza della fetta. Passiamo ad ordinare i primi.
C'è da dire che leggendo il menù la cosa è stata molto scoraggiante, visti gli alti prezzi delle portate (la pasta che costava di meno veniva 9 euro), ma nutrivo false speranze nell'abbondanza dei piatti. Alcuni di noi avevano intenzione di prendere la pizza, visto anche la lavagnetta esterna che segnava le qualità di pizza disponibile nel locale, ma per qualche arcano motivo, il cameriere ci disse che quella sera niente pizza. Io scelgo dei ravioli, di cui stranamente avevano solo l'ultima porzione (mmm ultima porzione, mi sa molto di surgelato) visto che un mio amico che li voleva non ha potuto prenderli.
Arrivata la pasta, mi aspetto (ormai con speranze sempre piu flebili) che almeno i ravioli meritino in quanto a ripieno.
Mi ritrovo con un piatto di 4/5 ravioli tondi molto grandi, con un ripieno risicato, qualche pomodorino tagliato qua e la, ed un "sugo" che dire che era acqua offende l'acqua. Il raviolo era come già detto rotondo, chiuso sommariamente, e con i bordi poco cotti, cosa che mi ha accresciuto i miei sospetti di pasta surgelata. Anche i miei amici si sono lamentati della qualità delle loro pietanze. Ma c'è da dire che almeno i piatti di portata erano carini e colorati, non i soliti piatti bianchi e senza anima.
Saltiamo a piedi pari il secondo (forse perchè era sera e non tutti avevano voglia di "appesantirsi", forse perchè vista la qualità della prima portata...) e ci buttiamo sul dolce. Su questo nulla da dire, buono. Ho preso una torta di cioccolato e pere che non era niente male.
Per le bevande abbiamo preso quasi tutti una birra alla spina, una bottiglia di bianco, 3/4 ammazzacaffè e tre caffè. Morale della favola 25€ a testa per aver mangiato veramente nulla (con 25 € ho MANGIATO in un ristorante di pesce molto molto buono di cui farò presto recensione).
Nota positiva sono stati i camerieri, molto gentili, scherzosi e disponibili.
In sostanza il classico posto per i turisti stranieri attirati forse dal fatto che si trova vicino San Pietro. Il parcheggio è difficile trovarlo (a meno di un colpo di fortuna), e si è costretti a girare per le viuzze di borgo pio dove si puo nutrire qualche speranza in piu.
Se mai ci dovreste andare, non troverete l'insegna con scritto "La pancia Felice", ma una "grossa" lastra di marmo (che non so quanto sia marmo) con stritto Frascati, e vicino in piccolo "la pancia piena".
Peccato che di frascati abbia veramente poco.

sabato 10 settembre 2011

Recensione: birreria Open Baladin

birreria di recente apertura, potete visitare il loro sito qui: http://www.openbaladin.com/ e se non vi basta, trovare altre informazioni in rete.
I pregi di questo luogo sono molteplici, ma quello che spicca di piu è la birra, solo ed esclusivamente artigianale ed Italiana, ed ogni settimana vengono "ospitate" alcune birre straniere.
Si trova in 
VIA DEGLI SPECCHI 6
non molto distante da campo de fiori.
Il locale è molto ampio, ma spesso nei giorni di "punta" si fatica a trovare posto ai tavoli e addirittura al banco, tanta è la gente che viene a questa vera e propria mecca della birra.
 Appena entrati (mi raccomando chiudete la porta d'estate :D) vi troverete di fronte ad una meraviglia per tutti gli estimatori della "bionda":
(scusate la bassa qualità, ma il mio vecchio telefono non era un gran che)
una distesa enorme di bottiglie di birra (quello che vedete è solo una piccola parte) dietro alle spine.
Il locale ha luci alquanto soffuse e musica di sottofondo non troppo alta, coperta spesso dalle chiacchiere dei clienti (se cercate un locale silenziosissimo, desistete). l'arredamento è abbastanza spartano e diversificato: si passa dai tavoli e sedie "alte" nella parte dell'ingresso, ai divani divanetti e poltroncine alquanto usurati (gli esperti lo chiamano vintage) ma comunque comodi. Le pareti sono anch'esse varie. Nello spazio iniziale del locale, sulla sinistra, c'è una parete nera con scritte le birre della giornata ed eventuali specialità del giorno. Passando negli altri ambienti le pareti sono tappezzate di ritagli di giornale d'epoca (credo delle riproduzioni) qualcuno strappato, qualcuno no, etichette di birra, foto antiche (nel vero senso della parola), ed ultimamente al piano superiore hanno allestito un nuovo spazio, il garden, dove però non sono mai stato. E' uno stile quindi un pò ibrido, che tende a soddisfare tutti senza "offendere" nessuno.
Tornando al bere, ogni giorno potrete trovare almeno una ventina birre diverse, ma purtroppo quelle piu gettonate se arrivate abbastanza tardi non le trovate, visto che si riforniscono di birra ogni giorno (questo comporta che alcune birre non si trovano tutti i gironi della settimana). 
E allora come scegliere quella che piu vi si aggrada? niente paura, avrete a disposizione il menù col dettaglio di ogni birra, il suo nome, grado alcolico e descrizione aromatica.
Se ancora non siete convinti, delle giovini donzelle (e a volte qualche giovin donzello :D ) molto preparate/i e simpatiche/ci  vi sapranno consigliare la birra che piu si avvicina alle vostre esigenze (a volte se siete indecisi ed è possibile, vi propongono un assaggio). Il mio consiglio spassionato è quello di non limitarsi a bere sempre la stessa (anche perchè non la trovate sempre) ma cambiare di volta in volta per assaggiare queste meraviglie.
 Inoltre potete degustare anche le birre in bottiglia che sono anche da asporto.


Potete accompagnare la vostra con degli spuntini sfiziosi, panini, e vere e proprie portate da ristorante. Tra gli "stuzzichini" da non perdere, ci sono le FATATE, che sono come le patatine che comprate al bar, però fatte espresse ed in vari modi, che sono qualcosa di eccezionale. Per gli altri piatti non posso darvi giudizi poichè non ho mai avuto modo di assaggiarli, ma gli hamburger sono abbastanza grandi e pieni di roba.
Se non bevete birra potete sorseggiare qualche bevanda analcolica, e se volete dei cocktail, beh non è il luogo adatto, si spilla solo ed esclusivamente birra.
Per quanto riguarda i prezzi, tutte le birre costano 5 € e sono da 33cl, le bottiglie variano dai 12 € ai 15 € (forse anche qualcosa in piu), mentre per il cibo i prezzi sono allineati a quelli degli altri locali della zona. 
Ve lo consiglio altamente. 
L'unico difetto è forse il parcheggio difficoltoso da trovare, ma se andate con lo scooter/moto/motorino nessun problema!

giovedì 19 maggio 2011

Recensione: Ristorante Il Pirata, Fiumicino (rm)

Il nome parla chiaro e da largo spazio all'immaginazione, ma non aspettatevi di mangiare dentro la stiva di una nave (anche se l'idea non sarebbe male). Il ristorante si trova in
VIALE TRAIANO
e lo vedete sia dall'insegna, sia dal fatto che fuori c'è il pirata Morgan ad altezza naturale (che però ha l0uncino rotto). Appena prima di entrare c'è un altro pirata seduto, abbastana minaccioso. Ma la fame va oltre ogni paura. Il locale in ternamente (abbastanza capiente) è rivestito di legno per rievocare ovviamente una nave, e sono sparsi qui e li alcuni elementi richiamanti i pirati, tra cui la famosa bandiera nera col teschio, un modellino di un galeone, un quadretto con i nodi marinari, corde sparse (c'è anche un simpatico cappio per impiccagione). Anche i tovaglioli ed i piatti sono decorati in stile corsaro.
 Appena seduti, il menu va richiesto appositamente, poichè è la cameriera che ci ha proposto i piatti che erano disponibili quel giorno (che ovviamente variano in base al pesce che hanno). Ah, ovviamente si mangia solo pesce :D
L'antipasto è "classico" e molto buono,cozze, carpaccio, alici, insalata di mare etc e con mio stupore c'erano pure i lattarini fritti, che ho rimangiato dopo tantissimo tempo.
Tra i primi, oltre ai classici del ristorante di pesce, ce ne sono anche alcuni con pasta fatta rigorosamente a mano, tra cui spiccano i ravioli ripieni di spigola con sugo d'astice. da paura.
Anche tra i secondi oltre ai classici c'è anche qualche "stranezza" che sinceramente non ho mai visto in altri posti. comunque per un menù dettagliato, appena prima della porta di ingresso c'è un leggio col menù.
La scelta di vini è buona (anche se, come gia detto non mi intendo moltissimo di vini) ed il servizio non è ne frettoloso, ne lento.
Quando sono andato con i miei amici, c'era anche pianobar, che non vi saprei dire se è presente o meno tutti i giorni, quindi se preferite i posti silenziosi, evitate di andarci quando si canta :D infatti il volume della musica è salito in maniera direttamente proporzionale al vino consumato da chi cantava e suonava, e da chi mangiava ai tavoli. Anche se a tratti a mio avviso è stato troppo rumoroso. ripeto, non so se lo fanno tutte le sere e sempre con lo stesso musicista.
Il PREZZO è di circa 30-40 € e la voce grossa (se non mangiate cose "particolari") lo fa ovviamente il vino.
Per il PARCHEGGIO non ci sono grossi problemi, in quanto a 10 metri dal ristorante c'è un grande parcheggio gratuito a ridosso della darsena.
In finale un buon ristorante, buon cibo, buona compagnia, di classe ma non esageratamente. Se devo trovare una "pecca" è che forse mi aspettavo i camerieri vestiti da pirati :D

domenica 15 maggio 2011

Recensione: Ristorante Good Wok, Roma

Il nome è evocativo di qualcosa di orientale, ed è così, o quasi. Il ristorante si trova in
VIA ILDEBRANDO DELLA GIOVANNA 1
zona massimina, al km 13 della via aurelia. Se non lo trovate proprio, si trova di fronte mondo convenienza, ed accanto i vari lidl/mobilifici etc etc.
Il ristorante adotta La "politica" di BUFFET NO LIMITS al PREZZO di
15.90 € a persona a cena
9.90€ a persona pranzo, e se non vado errato i bambini sotto una certa età pagano di meno.
Le bevande sono ESCLUSE . Come già detto si mangia a buffet, ma al contrario di molti altri posti che adottano la stessa politica, il cibo è sempre caldo e portato in continuazione.
veniamo ora alle pietanze.
Troviamo un banco di fritti vari tra cui: involtini primavera, fritti cinesi vari, patatine, verdure fritte, olive ascolane, suppli etc. A seguire si trovano alcuni primi tipi di riso e spaghetti (anche di soia) cinesi, e una volta ho trovato anche gli spaghetti con le vongole. Ci sono anche le nuvolette di drago.
Di fronte a questo banco ci sono una buona scelta di insalate, anche di pesce, lumache (ebbene si, ci sono le lumache), affettati di vario tipo. La parte migliore è il banco frigo, dove di pesce ci sono gamberi, scampi e mazzancolle, spiedini di pesce, sogliole e anche delle orate (o pesci similari) già spinate. Per quanto riguarda la carne invece ci sono bistecchine, salsicce e arrosticini. Queste pietanze sono rigorosamente crude e vengono cotte espresse sulla piastra. In concreto funziona che voi prendete il vostro piatto, lo riempite di quello che volete, prendete il numeretto, lo mettete NEL piatto (mi raccomando, altrimenti rischiate di non mangiare) e lasciate il piatto sul bancone dei cuochi. Appena la cottura sarà ultimata il vostro numero verrà "urlato" e potrete andarlo a ritirare. Se non sentite l'urlo niente paura, i piatti già pronti li lasciano sul bancone, e potete andarli a ritirare tranquillamente (occhio a non farli freddare). Ovviamente riconoscerete il vostro piatto dal numeretto, che ormai è unto e bisunto. Oltre alla carne e pesce c'è una buona selezione di verdure che potete farvi cuocere anch'esse alla piastra, o se preferite nel wok con alcune salse. Potete trovare anche tre/quattro tipologie di sushi fatto espresso e la sera ci sono anche le ostriche (che non ho mangiato poichè è una pietanza che mangio solo in posti dove sono sicuro al 1000 x 100, ma tutti quelli che le hanno mangiate li, ancora sono in vita :D
Se dopo avete ancora fame, potete scegliere tra alcune varietà di frutta, palle di gelato che potete farcire con sciroppi di vostra scelta, panne cotte (anch'esse farcibili a vostro piacimento) biscotti al cocco etc.
In finale è un posto un pò variegato dove potete andare quando volete MANGIARE (e lo scrivo maiuscolo apposta) e passare una serata senza spendere cifre esagerate. Due consigli. il primo è quello di prendere la quantità di cibo che prevedete di mangiare (tanto fate sempre in tempo a riprenderlo dopo) poichè il cibo che lasciate nei piatti ve lo fanno pagare.
Secondo. se non volete aspettare tempi immemori per mangiare i piatti cucinati espressi, visto che  ci sono al massimo tre cuochi alle piastre, appena arrivate fatevi prima il vostro piatto di carne//pesce, e poi iniziate a mangiare il resto, così eviterete i tempi morti.
Il rischio di non trovare posto è molto basso, poichè ci sono tavoli in abbondanza. L'unica pecca è l'unto che aleggia per il ristorante causato dalle piastre che lavorano sempre a pieno regime.
Inoltre se volete, vi fanno una tessera fedeltà dove vi mettono una "firma" ogni menu, e quando raggiungete i 10 menu, ne avrete uno omaggio.
buon appetito.

venerdì 1 aprile 2011

Ricetta: Spaghetti alla carbonara

è uno dei piatti che piu mi piace, e ne mangerei a quintali, se non fosse che dopo mangiato mi prende un abbiocco (per i non romani è la sonnolenza post pasto) proporzionale alla quantità di cibo ingerito.
Se volete approfondire il lato storico di questa ricetta vi rimando a wikipedia .

INGREDIENTI
spaghetti (o rigatoni, a seconda delle preferenze)
pancetta "stagionata" o guanciale
pepe nero (meglio se quello col  macinino)
uova (uno a persona)
pecorino romano (non troppo fresco) grattugiato


PREPARAZIONE
prima di iniziare vi starete chiedendo come mai non ci sono le dosi. sinceramente a me non piace seguire quantità standard, ma seguo la fame del momento. vi spiegherò nel corso della preparazione le varie quantità che utilizzerò.
Mettete in una pentola l'acqua a bollire. Nel frattempo tagliate la pancetta o il guanciale a "cubetti" (anche se non sono esattamente cubetti). Quanta pancetta tagliare dipende da quanti siete e da quanta fame avete. in linea di massima io taglio a cubetti una fetta di pancetta a persona, volendo anche una e mezza. Prendete i vostri cubetti e metteteli in una padella con un filo (e quando dico filo, intendo un filo) d'olio. Se invece state usando il guanciale, l'olio non lo mettete per niente, perchè il guanciale ha piu grasso, che sciogliendosì farà in modo che il tutto non si attacchi alla padella. Coprite la padella e fate "cuocere" a fuoco molto basso. La pancetta, a mio gusto, non deve essere stracotta, ma si deve colorare appena. appena il grasso inizia a diventare trasparente significa che la pancetta è quasi cotta.
 Nel frattempo mettete il vostro uovo/le vostre uova in un contenitore e sbattetele, aggiungendoci anche un pò di pepe. Io aggiungo anche un goccio di latte che rende tutto più cremoso. Quando l'acqua bolle, metteteci il sale grosso. Lo scrivo esplicitamente perchè molti salano l'acqua prima che giunga a ebollizione, ma questo farà bollire l'acqua piu tardi, essendo la temperatura di ebollizione di acqua e sale maggiore dei 100° della sola acqua. La quantità di pasta a persona è sempre una questione soggettiva, c'è chi dice 100 grammi a testa, chi di meno, chi di più, beh vedete voi la quantità che più vi aggrada.
Mettete la pasta a cuocere e nel frattempo preparate una zuppiera dove metterete la pasta.
Occhio che questo passaggio è molto importante. Appena la pasta è cotta mettetela in uno scolapasta, non scolatela completamente ma lasciate qualche goccia d'acqua, metttetela SUBITO nella zuppiera, e versateci sopra le uova e la pancetta e iniziate ad amalgamare il tutto.
Vi chiederete perchè mischiare pasta e condimento in una zuppiera piuttosto che in una padella. L'uovo ad una temperatura eccessiva quale quella che emana una padella, si coagula troppo, e rischiate di mangiarvi una bella frittata con la pasta dentro, mentre se seguite la mia procedura, il calore sviluppato dalla sola pasta appena scolata farà in modo che il tutto diventi cremoso senza tendere alla frittata.  Mettete sopra altro pepe (non siate timidi ma non esagerate neanche) e una bella spolverata di pecorino, anche in questo caso senza esagerare, altrimenti vi viene un pappone incollato. Nel caso in cui ciò avvenga potete recuperare la situazione aggiungendo un pò d'acqua di cottura della pasta. Mi raccomando che il formaggio sia pecorino, visto che sia il grana che il parmigiano sulla carbonara a me fanno uno strano effetto. Se proprio il pecorino non vi piace allora metteteci quello che volete, ma fate finta che io non vi ho detto niente.
buon appetito.

mercoledì 2 marzo 2011

Recensione: Osteria del Gatto, Siena

Tornato da siena un paio di giorni fa, non posso che condividere la mia esperienza gastronomica. Purtroppo sono stato solo tre giorni e non ho avuto l'opportunità di girare troppo per ristoranti. La scelta de l'Osteria del Gatto è stata dettata dall'istinto piuttosto che dalle recensioni (comunque molto buone) che girano in rete, poichè ho un'attrazione particolare per i posti con il suffisso "osteria". E il mio istinto stavolta non ha fallito. 
Il locale è un pò nascosto, visto che non campeggiano insegne luminose ne cartelli di alcun genere, al contrario della pizzeria/ristorante che si trova subito accanto. E' piuttosto piccolo, (ci troviamo nell'area della contrada della chiocciola anche se dentro ho visto anche un quadretto raffigurante l'istrice...) ma stiamo parlando pur sempre di osteria. Ho contato si 3 tavoloni lunghi (da circa 8/10 persone l'uno) piu 3/4 tavoli quadrati, disposti però in modo abbastanza distanziato (per capirci non dovete fare gincane per alzarvi) disposti in due aree distinte: la prima si trova appena entrati, di fronte la cucina ed il bancone, mentre la seconda è nella parte anteriore.
L'interno è rustico, accogliente, luci soffuse e non troppo rumoroso. La cosa che mi ha più colpito è stata
la parte posteriore che sembra una piccola cantinetta, dove su una parete spiccano bottiglie di vino molto molto vecchie (con annessa polvere e ragnatele) di cui non ho chiesto se erano esclusivamente ornamentali o anche bevibili. Un appunto sul bagno (che è ovviamente in fondo a destra come ogni buon gabinetto che si rispetti): state attenti al gradino e non vi intimorite se non trovate interruttori per accendere la luce, lo fa in automatico (ho perso circa 5 minuti per cercare un interruttore, ma poi la luce si è accesa magicamente). Vi consiglio di prenotare viste ovviamente le dimensioni.
Veniamo ora al mangiare. 
Il menù è composto da un foglio scritto a mano con le pietanze del giorno. Tra le tante cose invitanti ho dovuto fare delle scelte (quanto avrei voluto avere 4-5 stomaci...).
Abbiamo mangiato il crostone con i fagioli, che è una specie di bruschetta piena zeppa di fagioli conditi con non ho ben capito cosa (l'unico che sono riuscito a distinguere era l'aglio) e coperto da fette di lardo, uno spettacolo per gli occhi e per il palato. Poi a seguire pici al pesto della casa, che è un pesto (credo classico) con l'aggiunta di pomodoro e se il mio naso non mi inganna, ho sentito un lieve odore (e sapore) di tartufo, anche se la mia ragazza sostiene di no. Come secondo, per onorare la regione Toscana, una fiorentina di 1,5 kg circa, che era qualcosa di inenarrabile. L'unico appunto che posso fare sulla carne, è sul fatto che mi è stata portata condita con dell'olio, cosa che a me non attira piu di tanto (per me la fiorentina, come qualsiasi altro tipo di bistecca, deve essere condita solo con il sale grosso), e quindi se anche a voi non piace l'olio sulla carne, diteglielo prima. Questo piccolo particolare non ha però inciso sul gusto della carne, che è stato ottimo, accompagnata da patate lesse con pomodoro. Come dolce i cantuccini col vinsanto, caffè, e per finire un amaro fatto in casa di mirto e salvia, che devo dire era molto buono.
I nostri vicini di tavolo (visto che ho prenotato per il rotto della cuffia ed abbiamo dovuto condividere un tavolo con altri due ragazzi) che abitano li intorno, ci hanno anche consigliato i pici all'aglione (che mi sono promesso di mangiare non appena tornerò in quelle zone) e ovviamente tutte le altre pietanze che si trovavano nel menù.
Inoltre si ha anche a disposizione una buona carta dei vini (per quanto mi possa intendere di vini).
Veniamo al punto saliente per molti, i prezzi. Non li ho trovati esagerati, infatti i primi si aggirano sugli 8 euro circa, ed i secondi sulla decina (spicciolo più, spiccolo meno). Una cosa da sottolineare è il PREZZO all'etto della fiorentina che è di 3 € (una miseria rispetto ai 7-7.50 € di media in altri posti in Toscana) che va presa da minimo 1.5 kg.
Personalmente ve lo consiglio con tutto il cuore, visto che si respira e si assapora aria di toscana (al contrario di molti posti turistici).
Buon appetito.

martedì 1 marzo 2011

In viaggio nel piatto

Ciao a tutti, sono Giuseppe, uno studente ventenne (anno piu anno meno) di roma, che tra le altre cose ama la buona cucina ed il buon mangiare. Non immaginatemi però come un homer simpson de noantri, gli eccessi non mi sono mai piaciuti, ma di fronte ad una bella mangiata, di certo non mi tiro indietro. L'idea di scrivere un blog riguardante il mangiare (ed anche il bere) mi è venuta oggi durante il pranzo, anche se la covavo già da un pò di tempo. Lo "scopo" di questo blog, è quello di raccogliere le mie esperienze (non troppo elitarie) culinarie. Quindi vi scriverò dei miei pasti, di quello che cucino e sopratutto di COME lo cucino, dei posti dove vado a mangiare (quando il portafogli lo permette) e bere. Per quanto riguarda le ricette, esse saranno senza troppe pretese, visto che non ho mai fatto corsi o scuole culinarie di alcun tipo, mentre sulle recensioni dei ristoranti, pizzerie, pub etc etc non voglio fare concorrenza alle guide superprofessionali presenti in rete, ma soltanto scrivere le mie esperienze ed impressioni. Per il resto tutti i commenti sono ben accetti (nei limiti della civiltà), come anche l'invio di ricette che appena mi sarà possibile proverò sul campo. Per il resto, buona lettura, buon appetito e buon viaggio nel piatto!